Le classi 2^ A CAT insieme alla 4^ C SIA, hanno assistito all’installazione della pietra d’inciampo
dedicata a Pietro Primavera, ragazzo diciannovenne morto durante il periodo fascista in Italia, che il 6 marzo del 1944 venne raggiunto e arrestato da una pattuglia delle SS a causa di un delatore che lo vendette ai nazisti per 6 mila lire; venne torturato in via Tasso e successivamente, dopo 17 giorni venne condotto alle Fosse Ardeatine, dove perse la vita il 24 marzo del 1944.
<< Abbiamo, come prima cosa, fatto un giro del quartiere Appio per osservare le pietre d’inciampo di Ornello Leonardi, in via Denina, amico di Pietro, quella di Francesco Galeotti, in via Appia, morto in un campo di sterminio, e infine quella di Gastone De Nicolò a via Clelia anche lui diciannovenne morto alle Fosse Ardeatine.
Successivamente ci siamo recati a quella che una volta era l’abitazione di Pietro Primavera, in via Manlio Torquato 10. Insieme a noi, per commemorare Pietro, erano presenti il Presidente del VII Municipio Francesco Laddaga, l’Assessore alla cultura Riccardo Sbordoni, l’assessore Claudio Lorenzini e due associazioni: “Anpi Appio” e “Arte in Memoria”, che si impegnano attivamente nel ricordare chi perse la vita in un periodo tragico della nostra nazione.
Oltre loro, era presente anche la sorella di Pietro, ovvero Carolina Primavera che perse suo fratello quando aveva appena 5 anni.
Dopo una breve introduzione su chi era Pietro, due alunni per classe hanno recitato due poesie ispirate alle Fosse Ardeatine e presentato la storia di Pietro e delle pietre d’inciampo in generale. Dopo, sono arrivati gli operai e in poco tempo hanno installato la pietra, accompagnata dal canto “Bella Ciao”. Questa è stata sicuramente
un’esperienza particolare, diversa dalle altre perché ci ha insegnato cosa vuol dire combattere per i veri valori della vita e Pietro l’ha dimostrato sacrificandosi e quindi è giusto ricordarlo e celebrarlo. L’installazione della pietra è stato un momento toccante, accompagnato da forti emozioni, per ricordare un ragazzo che come noi aveva il diritto di vivere la sua giovinezza e la sua vita, diritto che gli è stato tolto con violenza e brutalità. >>
Dori Giordano 2 A CAT Emiliano Taronna 4 C SIA
Il giorno dopo abbiamo ricevuto la mail della sorella di Pietro che ci ha ringraziato per il lavoro di ricerca e per la nostra presenza. Segue il testo della lettera:
“Buongiorno professoresse, buongiorno ragazze e ragazzi, ora a casa, con calma, ripercorro la giornata di ieri così intensa e mi sono resa conto che tra l’emozione, l’incontro con alcuni miei parenti che non vedevo da tempo, persone sconosciute per me , ma coinvolte attivamente all’evento che mi parlavano, autorità e altro nel mio intervento non ho rivolto nemmeno un accenno al vostro preziosissimo lavoro di ricerca sull’argomento riguardante l’evento e su mio fratello Piero.
Vi prego di perdonarmi.
Mi siete rimasti nel cuore tutti, non solo voi tre che siete stati i portavoce del vostro lavoro, ma tutti voi per la vostra preziosa presenza.
Vi abbraccio tutti e ancora GRAZIE.
Carolina Primavera”
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